CORONAVIRUS. SARDINE DI ROMA: IMPROPONIBILE L'IDEA DI SANTORI DI UNA PATRIMONIALE A 1%

Redazione • 8 aprile 2020
Facile pontificare da una poltrona televisiva. Necessario istituire un "reddito di quarantena" per scongiurare gli effetti devastanti dell'emergenza sanitaria COVID-19.
"Il gruppo delle Sardine di Roma si dissocia dalle dichiarazioni di Mattia Santori durante la trasmissione Otto e mezzo su La7 condotta da Lilli Gruber". È quanto si legge in una nota.  
"Parlare di patrimoniale civica in questo momento - dichiara Stephen Ogongo, fondatore delle sardine romane - significa non aver compreso la reale situazione in cui si trova il Paese. La proposta di mettere le mani in tasca alle famiglie, gia' provate ed esasperate dagli effetti di questa improvvisa pandemia e' una soluzione improponibile e si scontra con quelli che sono i principi democratici del Movimento. Siamo presenti sul territorio nazionale e la disperazione inizia a farsi sentire, le famiglie non hanno soldi per mangiare e siamo quasi ad un collasso sociale. Se non viene immediatamente immessa liquidita' nelle tasche di tutti per arginare la catastrofe, parlare di patrimoniale in queste condizioni fomenta paura e rabbia e non fa altro che accrescere una preoccupazione con il rischio di alimentare la criminalita' organizzata che ha a disposizione liquidita' e idee per trarre profitto dalla disperazione".

"E' facile pontificare - dichiara Jakub Stanislaw Golebiewskimembro delle sardine romane - stando seduti su una poltrona televisiva continuando a disperdere energie solo per sparare a zero su Salvini e Meloni, ma in questo momento serve coesione e la creazione di uno spirito di 'solidarieta' collettiva' e non di un 'prestito di solidarieta'' che nasconde una patrimoniale aggressiva. Dobbiamo agire piu' che parlare perchè dopo piu' di un mese di restrizioni ci sono anziani che hanno necessità di uscire di casa per fare la spesa, all'interno delle famiglie si rischia di far esplodere il fenomeno incontrollabile della violenza endofamiliare, i supermercati iniziano ad essere assaltati da chi per disperazione non sa come sfamare i propri figli. La macchina burocratica dell'Unione Europea - continua - finalmente si sta muovendo nell'immettere liquidita' nei circuiti nazionali e per questo chiediamo al Governo di istituire immediatamente un 'reddito di quarantena' legato alle necessita' causate dall'emergenza COVID-19. Un istituto che non dimentichi e non escluda nessuno e che riesca a scongiurare il rischio di una rivoluzione sociale che, se pur pacifica, potrebbe compromettere le regole per il contenimento del virus e la sicurezza dei piu' deboli. Anziani donne e bambini - conclude - stanno pagando il prezzo piu' alto".

Accanto alle Sardine di Roma, diciannove associazioni nazionali hanno costituito la consulta nazionale per il reddito di quarantenachiedono a voce alta che di fronte all'emergenza economica che si affianca purtroppo a quella sanitaria, il Governo applichi una copertura reddituale universale a tutte quelle persone che non vedono tutela nel decreto Cura Italia. Chiedono inoltre, che venga istituito un fondo di solidarietà che metta a carico dello Stato affitti, bollette ed altre spese vive per almeno quattro mesi. La consulta nazionale sta in questi giorni incontrando i gruppi parlamentari che si sono dichiarati disponibili a confrontarsi sulle nostre istanze. Ad oggi lo hanno fatto il gruppo di Liberi e Uguali tramite l'onorevole Stefano Fassina e quello di Fratelli d'Italia tramite l'onorevole Giovanni Donzelli.

"Incontreremo sindaci, consiglieri regionali, esponenti del governo ed istituzioni Europee che siano disposti ad ascoltarci. Stiamo anche intraprendendo azioni non violente ma determinate come lo sciopero della fame da parte dei diciannove presidenti delle associazioni e l'indizione di Flashmob; il prossimo sarà venerdì alle ore ventuno quando faremo spegnere in tutta Italia le luci di tutti coloro che appoggiano la nostra iniziativa, a simboleggiare un'Italia che si spegne nel caso in cui non si dovesse applicare il reddito di quarantena." - ha dichiarato Antonino Martino, portavoce della consulta nazionale e presidente dell' associazione Spazio Solidale.

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