BLOG - LA MIA QUARANTENA DA PADRE SEPARATO

Webmaster • 24 marzo 2020

Alessio, papà separato ci racconta che stare lontano dai propri figli è una scelta coraggiosa e in periodo di contagio forse è la migliore (per il bene dei bambini)
 

Ciao Padri in Movimento,
sono un padre separato, ho 33 anni e mio figlio ne ha 4. 
Io e la mamma di mio figlio (non eravamo sposati) ci siamo lasciati quando lui aveva solo 2 mesi. Da allora in poi è stata una trafila di lettere di avvocati fino a quando siamo arrivati ad un affidamento condiviso e ad aver stabilito tutte le condizioni in modo consensuale, poco più di 2 anni fa. 
Da quel giorno, il rapporto con la madre di mio figlio è stato costellato da alti e bassi, nonostante i miei sforzi (e l’aiuto di una psicologa) la situazione è stata spesso difficile. Per fortuna, tenendo duro, sono riuscito a costruire un bel rapporto con mio figlio, nonostante collocato presso la madre a 90 chilometri dalla mia città. Ho diritto di visita a week-end alternati, più un giorno infrasettimanale nella settimana in cui non ho diritto al week-end. La lontananza rende tutto più difficile, e per motivi di lavoro, non è facile rispettare alla lettera i giorni di diritto di visita e questi vengono quindi limati in accordo con la mamma, quando possibile. 

Ho cercato, nonostante le difficoltà di stare più possibile con mio figlio e di portarlo a casa mia, dove è felice di stare, e di essere presente in tutti i momenti importanti (recite, compleanni e altro). Durante questi anni, anche mio figlio ha avuto alti e bassi nei miei confronti e ogni volta che non ci vedevamo per un periodo prolungato, sembrava come se il rapporto padre-figlio diventasse più distaccato. Nell’ultimo anno, questo è successo di rado e la cosa mi ha reso molto felice. 

In questo regime di quarantena, la legge mi consentirebbe di vedere mio figlio, ma lavorando in un magazzino con centinaia di dipendenti, ho deciso per precauzione di non vederlo, perché se malauguratamente dovessi essere un soggetto contagiato non sintomatico, non vorrei mai contagiare mio figlio. Oltre al fatto che naturalmente mio figlio mi manca a livello affettivo, ho una grossa paura che non vedersi per molto tempo possa riportare quel distacco nel rapporto che faticosamente avevamo eliminato nel corso di questi anni. Ora mio figlio è più grande e anche molto sveglio ed ha iniziato a capire che vede suo padre solo in alcuni momenti, gli è stata spiegata la situazione nel limite del possibile e nel limite della sua età naturalmente, e la madre gli ha spiegato che non si può uscire a causa di questo maledetto virus.
Spero che il distacco temporaneo non crei quello che io pavento. Per ora lo sento per telefono e per videochiamata, così come abbiamo fatto anche per il giorno della festa del papà. 
Seppur dura, credo che in questo momento la mia scelta di non vederlo per motivi di eventuale contagio, sia quella più responsabile da fare, tenere duro ora per poter essere tranquilli (si spera) tra qualche settimana. 
Questa è la mia quarantena lontano da mio figlio, teniamo duro padri, facciamolo per loro.

Grazie, 
Alessio

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