Coppie scoppiate e figli ai tempi del Coronavirus

Jakub Stanislaw Golebiewski • 11 marzo 2020

Separati e divorziati possono andare a trovare i figli? Si e facciamo chiarezza sulle modalità perchè l'amore di un genitore non si ferma al coronavirus.

Essere genitori separati non è facile in una condizione di quotidiana normalità, in emergenza Coronavirus può essere difficilissimo. 
Le notizie si susseguono, con esse anche tantissime fake news che alimentano confusione e preoccupazione.Cosa possono fare i tantissimi papà e mamme separate per poter garantire la bigenitorialità ai propri figli in questo periodo di contagio da Coronavirus?

Vediamo brevemente in che situazione ci troviamo e cosa ci è consentito fare dopo la diramazione del DPCM - Decreto del Presidente del Consiglio - denominato #IoRestoaCasa firmato il 9 marzo e promulgato il 10. Il documento è importante e sottopone tutta l’Italia a misure restrittive concernenti la mobilità delle persone. Il decreto infatti, invita responsabilmente a restare in casa, evitare di uscire per motivi futili per proteggere i più fragili e deboli da possibili infezioni. Le regole imposte con il DPCM del 1° marzo con l’istituzione di specifiche zone rosse (Lombardia e alcune province del Veneto) sono cessate e le stesse regole diramate per quelle zone dovranno essere rispettate su tutto il territorio nazionale. L’italia è tutta una “zona rossa”.

Tantissimi papà e mamme sono preoccupati per il contagio e la diffusione del Coronavirus e si trovano in difficoltà nel gestire non solo il proprio lavoro, ma anche la prole che dovrà restare a casa a causa della chiusura delle scuole fino al 3 aprile
Come genitori separati e soprattutto coscienziosi dovremmo ripartire da questa difficoltà e leggerla come un'opportunità, trovando la forza e il coraggio per rimettere al centro il benessere e il bene dei propri figli. La necessità di trovare, laddove possibile e in caso di separazioni non più conflittuali, di accordi “straordinari” per potere gestire al meglio i propri bambini è fondamentale. Per chi in questo periodo utilizza lo smart working o telelavoro, ha la possibilità di lavorare stando comodamente a casa in modo da poter coordinare e partecipare anche al lavoro di didattica a distanza o alle attività ludiche dei propri figli. Questa opportunità potrebbe essere concessa anche al genitore non collocatario, colui o colei che in questo momento potrebbero essere anche più liberi, potendo sostenere il lavoro di cura dell’altro genitore ottimizzando qualitativamente il tempo a disposizione. Come alternativa e credo extrema ratio ci potrebbero essere nonni o babysitter, ma a quest'ultime sinceramente preferirei un familiare di fiducia.

Quindi, i genitori separati, anche con questo nuovo DPCM, possono andare a trovare i propri figli minorenni secondo le modalità previste dal Giudice espresse con provvedimenti, dispositivi, sentenze di separazione e/o divorzio. Consiglio di portare sempre con voi il decreto/dispositivo di separazione/affido da mostrare alle Forze dell'Ordine assieme al modulo di autocertificazione per gli spostamenti consentiti che potete scaricare qui o in fondo a questa pagina.

I figli possono essere accompagnati presso il domicilio dell’altro genitore o riaccompagnati presso l’affidatario, oppure possono essere portati al parco o ai giardini pubblici, evitando i gruppi e comunque rispettando la distanza interpersonale di un metro. I compiti scolastici sono tanti e si accumulano, il recupero delle lezioni va fatto e in questi momenti papà e mamme possono sbizzarrirsi dimostrando di essere i migliori insegnanti al mondo.
Serve buonsenso e responsabilità in questo momento di emergenza sociale, è importante deporre armi e rancori e cercare di collaborare in modo costruttivo per il bene dei figli che vivono sicuramente con disagio questo momento di difficoltà. 

Ovviamente, se siete in quarantena o avete sintomi febbrili o tosse, evitate di fare gli eroi incoscienti e salvaguardate la salute dei vostri figli, state a casa in quarantena e non uscite. 
Potete semmai chiedere all’altro genitore di poter sentire o vedere più spesso i figli, andando in deroga a qualsiasi decreto di affidamento, anche tramite video-chiamata WhatsApp o Skype. In questo momento si è tutti più vulnerabili ma anche coscienziosi e dovremmo far prevalere il buonsenso in ogni cosa. Anche questi momenti possono fare famiglia.
Fatelo per voi e i vostri bambini, ve ne saranno riconoscenti per sempre. 

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