STALKER SARAI TU: DALL'EVAPORAZIONE ALLA MOLTIPLICAZIONE

Simone Pitton • 27 marzo 2020

Aveva promesso di ritirarsi dalle scene. Dopo pochi giorni è tornato più carico di prima e dichiara ufficialmente guerra alle nazifemministe.

Qualche mese fa aveva annunciato che il blog Stalker Sarai Tu sarebbe “evaporato” e che avrebbe smesso di curarlo dedicandosi ad altro.
Nell’ annunciazione sull’ evaporazione il Sig. Davide Stasi, ideatore del blog, scriveva di mancanza di libertà di parola e di censure e di perle come questa: "non posso entrare in dettagli. Se lo facessi finirei in guai ancora più grossi; valga la mia parola: non sto mentendo. Se cedo è perché davvero non ho alternative. Non se ne hanno mai quando si vive in un regime dove non c’è libertà di parola e dove la democrazia è interpretata secondo condotte fasciste e mafiose." 

Ed ecco allora che “Stalker sarai tu” è costretto a evaporare, mentre chi ha barato “resta a calcare il mondo, avvelenan¬dolo come un’infezione perennemente suppurata in assenza di peni¬cillina”. E poi, "conosco i nomi di chi ha barato, anche se hanno cercato di restare nascoste. Quando non combatto, so attendere seduto sulla riva del fiume, tenendo la vescica abbastanza piena da poter pisciare abbondantemente sui cadaveri, quando passeranno. E passeranno, ne sono certo."

L’eroe della tastiera dava l’addio alla dura trincea del web con toni così pomposi da rasentare il ridicolo senza riuscire però ad evitare l’uso di immagini e parole velenose che disturbano come quella di “pisciare sui cadaveri” e seppur si tratta di metafora, è davvero orrenda perché vìola quell’antico senso sacro del rispetto e dell’inviolabilità dei defunti che rende difficile a coloro che hanno senso del pudore anche solo pensare di scriverle.  
E mentre dava la sua parola di non mentire (ha cambiato presto idea) prometteva di sedersi sulla riva del fiume e di appendere mouse e tastiera al chiodo. 

E’ durata poco, veramente poco, sappiamo bene che quando hai voglia di sparire, in realtà, hai un intenso bisogno di essere cercato e trovato per fare impacchi all’ego. 
In questo caso non possiamo parlare di un colpo di scena perché era già tutto previsto e dopo solo pochi giorni di piacevole silenzio ecco rispuntare il nostro protagonista. Dall’evaporazione alla condensazione perché ben pochi si erano disperati per la sua assenza anzi c’era chi brindava anche tra coloro che condividono le sue idee. Il repentino ritorno ci dice ció che sappiamo da sempre: è lui che ha bisogno degli altri. 

Così dopo pochi giorni dalla riva del fiume in cui si era posizionato, deve essere passato un canotto che lui ha preso al volo e uno di quei canotti (uno dei tanti) si chiama Giorgio Russo. E’ infatti davvero bizzarro che il sedicente Sig. Giorgio Russo nel post di ieri, 26 marzo 2020 intitolato “Il sonno del virus genera mostri” al settimo capoverso scrive “evidentemente non ha letto il mio ultimo libro” inserendo un link che porta alla pagina che pubblicizza il libro scritto da Davide Stasi “Violenza sulle donne le anti-statistiche". 
E' stato Giorgio Russo a scrivere il libro di Stasi? Un caso di sdoppiamento di personalità o uno dei soliti profili fake di appoggio? 

Chissà, noi intanto rimaniamo in attesa e non ci stancheremo mai di aspettare perchè, come scriveva il buon Romano Battaglia, il giorno più bello della nostra vita può arrivare domani. 

di Simone Pitton
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