I GIUDICI DEVONO ASCOLTARE DIRETTAMENTE I MINORI

Redazione • 9 ottobre 2020
I GIUDICI DEVONO RICOMINCIARE AD INTERROGARE DIRETTAMENTE I MINORI...TUTTI E DI QUALSIASI ETA' !

Inizia così il post dell' avvocata Michela Nacca, presidente dell' associazione Maisone Antigone, molto attiva sui social con l'obiettivo di supportare le donne vittime di violenza psicologica, verbale, fisica e sessuale. 

Continua con il suo post che condividiamo volentieri:

Linda Neilson (Canada) ha verificato nei suoi studi che, quando i Giudici parlano direttamente con i minori vittime di violenza/abuso familiare e incestuoso, ci sono maggiori probabilita' che i loro aguzzini vengano assicurati alla Giustizia e i bambini tutelati.

ECCO PERCHE' STANNO FACENDO DI TUTTO AFFINCHE' I GIUDICI VENGANO CONVINTI CHE I MINORI NON SIANO MAI IN GRADO DI TESTIMONIARE IN GIUDIZIO, COSICCHE' NON VENGANO ASCOLTATI AFFATTO (PERCHE' SUPERFLUO O INUTILE) O DEBBANO ESSERE ASCOLTATI SOLO DA INTERMEDIATORI (che in un modo o nell'altro, seguendo le "regole" della psicologia forense, finiscono per considerarli non credibili!).
E CIO' STA AVVENENDO A QUALSIASI ETA'...ANCHE A 12-13 O 16 ANNI!

Ultima CTU letta?

Il bambino "non e' simbiotico" (ma come....era stato poco prima strappato alla madre e posto in struttura educativa - peraltro PRIMA dell'incidente probatorio sulle denunce di abuso sessuale paterno- PROPRIO IN BASE AD UNA INFONDATA DIAGNOSI DI "SIMBIOSI" della CTU civile!) ma per la CTU penale rimane comunque non capace di testimoniare perche', interrogato sulle violenze, risulta "agitato".....

E non e' normale che un bambino abusato sia "agitato" nel ricordare le violenze subite???????

Ed allora un bambino che deve raccontare di abusi sessuali subiti dal padre (e lo fa anche mimando con le mani i gesti di abuso) che dovrebbe fare? raccontarle freddamente o senza emozioni o serenamente? Ma a quel punto direbbero (e dicono) che il bambino riferisce racconti altrui non vissuti emotivamente....mentre sappiamo benissimo che delle vittime reagiscono con un distanziamento emotivo a gravi traumi, mentre altri le rivivono come fossero appena accadute.

Grazie a certe Carte (di alcun valore scientifico e giuridico) il bambino abusato non e' mai creduto...e soprattutto NON DEVE essere ascoltato dai Giudici !

Perche'?
Perche' Giudici non del tutto inquinati saprebbero ascoltare ed anche capire se quella raccontata dai minori e' la verita'!

IO NON HO PIU' PAROLE PER DIRE QUANTO OGGI IL SISTEMA GIUSTIZIA SIA STATO COSI GRAVEMENTE INQUINATO DA PERSONAGGI IL CUI UNICO OBIETTIVO E' STATO ED E' ANCORA QUELLO DI FAR ASSOLVERE GENITORI PEDOFILI INCESTUOSI (IN GENERE PADRI) E MANTENERE NEL LORO CONTROLLO LE PICCOLE VITTIME!

dalla Redazione
Autore: Redazione 14 febbraio 2025
Il consenso è diventato un’arma sbilanciata che mette gli uomini sotto costante minaccia, distruggendo relazioni, reputazioni e ogni possibilità di equilibrio sociale.
Padri separati: invisibili, impoveriti, ma mai sconfitti
Autore: Redazione 12 febbraio 2025
Essere un padre separato significa vivere a metà, affrontando non solo il dolore di essere lontani dai propri figli, ma anche enormi difficoltà economiche. Con oltre 800.000 padri separati che vivono sotto la soglia di povertà in Italia, la situazione è resa ancora più difficile dalla mancanza di supporto adeguato, come la recente cancellazione del Reddito di Cittadinanza. Nonostante il sistema ignori spesso il ruolo fondamentale dei padri, questi continuano a lottare, cercando di essere presenti nella vita dei loro figli, trasformando l’assenza in un amore che resiste, anche nell’indifferenza sociale ed economica.
Donne contro Donne: Grazie a Voi che Non Siete come le Altre
Autore: Redazione 12 febbraio 2025
Grazie a voi, donne e madri che sostenete i papà separati, per riconoscere il diritto di ogni padre di essere presente nella vita dei figli. La vostra solidarietà è un faro di speranza in un mondo troppo spesso segnato dal rancore.
Show More
Share by: