Non poteva mancare lo sciacallaggio mediatico sul caso Bibbiano. Orbene si, stanno continuando a parlare a vanvera. I sostenitori della riforma sull'affidamento condiviso proposta dal Senatore Simone Pillon, portabandiera del ddl 735, devono ricordare bene che in tempi non sospetti, parliamo solo di qualche mese fa, negli artt. 17 e 18 del ddl veniva proposta una prassi analoga a quella attuale, ovvero che sottraeva i bambini alle famiglie conflittuali per collocarli in nuove strutture specializzate per una "rapida"
riprogrammazione.
Procedura, quella del lavaggio del cervello che scopriamo essere di soli cinque giorni, a dimostrazione che la sindrome da PAS o alienazione parentale è una frottola tanto grande quanto la durata della cura, pari a quella di una influenza intestinale.
Condivido a pieno le parole di Sant'Agostino "è una cosa vergognosa non avere nulla di cui vergognarsi", vero?
Si predica tanto bene sui social eppure a Bibbiano il primo firmatario del ddl 735 non ci ha mai messo piede, non si è mai esposto in modo critico e costruttivo su un "metodo" che vede coinvolti Giudici, assistenti sociali, consulenti e avvocati. Si è solo limitato a criticare tutto e tutti, associando quei presumibili atti criminosi ad una ideologia politica e ad un partito politico. Secondo voi questo modus operandi non è pura strumentalizzazione?
Per fortuna il caso Bibbiano si sarebbe rivelato un boomerang per il suo ddl e comunque, grazie al buon Ministro
Matteo Salvini
l'opera di approntare un testo unificato è saltata per cui i giochi sulla riforma si sono conclusi. In questo momento è importante stare tranquilli, la famiglia naturale non la toccherà nessuno e non perché ce lo chiede il Senatore, ma perché la stragrande maggioranza delle persone e dei padri ragionano in modo sano, conoscono il rispetto, vivono esperienze complesse e difficili, ma sempre con i cuori aperti, consapevoli che il legame che unisce una vera famiglia non è quello del sangue, ma quello del rispetto e della gioia per le reciproche vite. Semplici concetti ma difficili da far comprendere a molti padri padri tra i quali includo anche un certo Roberto Castelli, conselor
e presidente di una associazione di padri separati a sostegno della riforma proposta da Pillon. Innanzitutto lo ringrazio personalmente dell'attenzione a me dedicata e di questo ne sono lusingato, però credo che le vostre idee si siano fermate a oltre 50 anni fa, oggi siete spenti, vecchi dentro e poco propositivi, il vostro mancato patriarcato familiare
e le delusioni forse vi stanno lacerando. Non vi date pace, dopo anni di lotte e battaglie la sete di vendetta è ancora tanta, traspare dalle sciocchezze che scrivete in continuazione anche sulla pagine fb a me dedicata.
Forse vi duole che un padre separato possa aver compreso cosa si celava dietro un disegno di legge spacciato a tutela dei bambini ma che promuoveva ben altro, oppure perché sono di origini polacche. Non so. Eppure quella è stata una proposta di riforma folle, nata già malata dalle menti perverse di quei genitori, ancora rancorosi nei confronti delle donne per essere stati lasciati o che sono stati allontanati dai figli per gravi motivi. Ciò che ancora continuate a desiderare avrebbe allungato notevolmente i tempi della separazione e contestualmente impoverito le famiglie, arricchendo le tasche dei mediatori e dei coordinatori.
È’ andata male anche con Bibbiano, perché come abbiamo visto avrebbe istituzionalizzato l’allontanamento dei figli spostando il business dalle casa famiglia ad altre
nuove strutture di recupero per ‘resettare’ i malcapitati bambini. Nessuno di voi però ha avuto lo scrupolo di evitare che la
PAS diagnosticata sempre, senza indagare i motivi del rifiuto del padre, consegnasse i bambini nelle mani di violenti.
Ormai è importante toglierli alle madri, non a cattive madri ma a qualunque madre, l'importante è ferirle. C’è chi persegue gli interessi dei violenti, la mia associazione Padri in Movimento - PiM
vuole fare invece l’interesse dei buoni padri. È vergognosa la mancanza di scrupoli di chi ha appoggiato la vendetta di uomini violenti dimostrando un rabbioso senso di impotenza perché solo chi si sente impotente ha bisogno di prevaricare e schiacciare le donne. Conosco le difficoltà di tanti buoni padri, le vivo sulla mia pelle e so che quelli buoni sono la maggioranza proprio perché non hanno sentimenti di vendetta verso la madre dei loro figli e tantomeno strumentalizzano i diritti dei padri
come una clava per abbattere i diritti materni.
La democrazia, le pari opportunità e l’equità, si rafforzano rispettando i diritti di tutte e di tutti. Una preghiera: fate qualcosa per quella pagina fake, potrebbe essere divertente ma è tanto noiosa. Lo sai anche che tu caro Roberto Castelli, ideatore della pagina che per fare satira ci vuole intelligenza, ironia, senso dell’umorismo ed una certa grinta per essere anche graffiante. Tutte qualità che vi mancano. Insomma la pagina è moscia moscia ed è per questo che vi rappresenta.