MINORI STRAPPATI ALLE FAMIGLIE. A GIUGNO SI RIPARTE DA ROMA

Redazione • 9 giugno 2020

Allontanamenti ingiustificati dei minori dalle famiglie. Mamme e papà al Sit-in organizzato per l'11 giugno in Piazza Montecitorio dalle 15. 

Si riparte con un sit-in a Roma, giovedi’ 11 giugno, dalle 15 alle 17 a piazza Montecitorio per sensibilizzare autorita’ e Istituzioni sugli allontanamenti ingiustificati dei minori dalle loro famiglie. 
Lo annunciano, in una nota, l’avvocato Carlo Priolo, presidente dell’associazione Verita’ Altre con il direttore di Paeseroma Quotidiano, Michelangelo Letizia. “Saranno presenti, con le dovute precauzioni previste dal protocollo anti Covid 19, esperti impegnati nell’ambito dei diritti umani, politici, avvocati, genitori a cui hanno sottratto i figli ".

Si partira’ dal caso di Giada Giunti (in foto), mamma coraggio accusata di essere simbiotica, alla quale e’ stato allontanato il figlio 4 anni fa e che non vede da circa un anno. Sulla storia - ricorda il comunicato - il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede ha risposto all’interrogazione parlamentare presentata dalla deputata Veronica Giannone, in prima linea contro le sottrazioni di minori. Di seguito uno stralcio in cui viene sottolineato come ‘il pieno diritto di ascolto del minore nel caso trattato sembrerebbe essere completamente trascurata la volonta’ di quest’ultimo’. 

Insieme a Giada saranno presenti altre mamme, come Luana Valle ed altre ancora prosegue la nota, ricordando le ultime notizie sulla PAS - Sindrome da Alienazione Parentale - e il suo utilizzo strumentale nei tribunali italiani. Sono del 5 giugno le parole del Ministro della Salute Roberto Speranza all'interrogazione parlamentare della senatrice Valeria Valente: ‘La cosiddetta sindrome di alienazione parentale (PAS) non corrisponde ad una sindrome... e’ una parola definitiva: la PAS non e’ una patologia e non puo’ essere utilizzata nei processi di separazione, specie nei casi di violenza domestica’. 

Altro tema che verrà affrontato al sit-in sarà la petizione proposta dal Movimento figli d’Italia dell'avvocato Carlo Priolo con la collaborazione del quotidiano PaeseRoma.it. che verte sui seguenti punti:

1. Divieto assoluto di separare i figli minori dai genitori biologici e collocarli in strutture a ciclo residenziale (case famiglia);

2. Divieto di privare dell’esercizio della responsabilità genitoriale il genitore biologico. Nel caso di gravi pregiudizi da accertare con condanna penale, con obbligo dei magistrati competenti di chiudere il processo penale entro il termine perentorio di mesi sei, il genitore presunto abusante e maltrattante deve essere quotidianamente sostenuto con la presenza fisica di un assistente sociale. I servizi sociali dei Comuni devono essere accentrati nel Ministero regioni e autonomie locali ed immediatamente riformati con completo rinnovo di tutti gli operatori attuali da impiegare in altri uffici con divieto assoluto di appaltare all’esterno il “servizio assistenti sociali per i minori”;

3. Revisione in ogni tempo di provvedimenti relativi a decisioni assunte con allontanamento dei genitori biologici o del genitore biologico dai figli. La revisione riguarda l’affidamento familiare, l’inserimento del minore in una comunità di tipo familiare o, in mancanza, in un istituto di assistenza pubblico o privato, l’affidamento preadottivo, l’adozione;

4. Istituzione di un fondo di indennizzo per affidi illegittimi a terzidi figli sottratti ai genitori biologici a seguito di decreti emessi dal Giudice minorile e/o dal Giudice ordinario delle sezioni famiglia, separazioni, divorzi, minori, che prevede l’erogazione di indennizzi a favore dei genitori biologici o del genitore biologico che hanno subito un pregiudizio ingiusto, anche per essere stati sottoposti all’abusivo regime degli incontri protetti, non previsti nel diritto vivente, con dotazione iniziale di un miliardo di euro.

L'associazione Padri in Movimento a tutela della bigenitorialità capitanata da Jakub Stanislaw Golebiewski si unisce al dramma delle mamme accusate di PAS ed allontanate dai propri figli e chiede, assieme a tantissime realtà associative sul territorio di rivalutare le decisioni emesse dai giudici ed il ritorno a casa dei propri figli. "Quella dell'allontanamento - chiarisce Golebiewski - è una misura che dovrebbe rappresentare l’extrema ratio, purtroppo non sempre è così e le testimonianze raccolte sono la prova tangibile che non sempre l’allontanamento del minore può rappresentare una misura di protezione giuridica e sociale". 
Le mamme urlano il loro dolore di una vita che non e’ vita senza coloro ai quali hanno donato la vita e invocano quella giustizia tanto agognata che certamente le Autorita’ sapranno accogliere. 
Chiedono ai ministri Bonafede e Speranza - conclude la nota che annuncia il sit in di giovedi - di ascoltare la volonta’ dei propri figli, cosi’ come previsto dalla nostra Costituzione, dalle leggi nazionali ed internazionali. 

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