1^ MANIFESTAZIONE NAZIONALE DI UOMINI CONTRO MASCHI ALFA e PADRI ORCHI
Jakub Stanislaw Golebiewski e Manrico Maglia • 18 dicembre 2019
Il prossimo 8 marzo a Roma è in programma una manifestazione pacifica, apartitica, senza slogan e segni di partito.

Il prossimo 8 marzo a Roma, in occasione della Giornata internazionale dedicata ai diritti della Donna, Padri in Movimento
con Jakub Stanislaw Golebiewski
scenderà in piazza per la prima volta assieme a Uomini per le Donne
con Manrico Maglia.
Siamo convinti che l'obiettivo è nobile, scenderemo pacificamente in piazza firmandoci semplicemente con i nostri nomi di battesimo, spiegando che le protagoniste devono essere le donne non solo per tre giorni all’anno ma per 365.
Vogliamo proporre un nuovo messaggio diverso da quello strumentale e radicato da secoli nella nostra cultura patriarcale. Anche se i tempi sono cambiati, il concetto di maschio alfa, eccessivamente protettivo e dominatore, sembrava essere superato ormai da tempo. Invece, andando ad indagare a fondo nei reati contro le donne, abbiamo trovato un sottobosco di uomini misogeni, dominanti, estremamente gelosi e possessivi, in grado di trasformarsi in orchi. Troppo spesso l’orco è un familiare se non addirittura un genitore.
Noi vogliamo andare oltre alla libertà di scegliere delle donne, perchè le donne devono essere LIBERE DI SCEGLIERE, e vorremmo estenderla anche alle madri, affinchè i "maschi" separati non impugnino diritti sui figli a discapito delle ex mogli o compagne, solo per vendicarsi ed arricchire un sistema perverso in cui operano tantissimi legali separatisti, psichiatri e psicologi. Bisogna necessariamente tutelare i figli minori dai violenti e per questo padri e madri hanno il diritto di continuare ad essere tali anche dopo separazione e divorzio, i figli non sono armi di ricatto, vanno cresciuti nell’amore e nel rispetto, vanno salvaguardati da maschi orchi
e da madri streghe. Non si può uccidere per troppo amore, non si può uccidere, punto!
Uomini per le Donne e Padri in Movimento abbracceranno vicendevolmente i propri messaggi a favore delle donne, dei bambini e dei loro diritti che devono essere tutelati. Scendiamo in piazza contro violenti e maschi alfa, uomini e donne uniti contro streghe ed orchi.
Sarà importante esserci, come esseri umani, come due sessi della stessa specie, come alleati contro un pericoloso patriarcato pieno di odio che avanza ogni giorno.

Qualche giorno fa, a Roma, una bambina di sei anni è stata vittima di un prelievo coatto ingiustificato, motivato dalla controversa e scientificamente rigettata teoria dell'alienazione genitoriale. Nonostante la riforma Cartabia preveda il ricorso a tali misure solo in caso di grave pericolo, il sistema ha ignorato i diritti della minore, strappandola dal calore della sua casa. Una comunità di vicini ha tentato invano di proteggere la piccola, opponendosi a un'operazione condotta con spietata freddezza burocratica. Questo episodio evidenzia un sistema che non tutela i bambini, ma li distrugge, mentre le istituzioni e il governo restano inerti, complici di un'ingiustizia che lascia ferite indelebili.

Essere un padre separato significa vivere a metà, affrontando non solo il dolore di essere lontani dai propri figli, ma anche enormi difficoltà economiche. Con oltre 800.000 padri separati che vivono sotto la soglia di povertà in Italia, la situazione è resa ancora più difficile dalla mancanza di supporto adeguato, come la recente cancellazione del Reddito di Cittadinanza. Nonostante il sistema ignori spesso il ruolo fondamentale dei padri, questi continuano a lottare, cercando di essere presenti nella vita dei loro figli, trasformando l’assenza in un amore che resiste, anche nell’indifferenza sociale ed economica.